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Artonirico si fa realtà nel fortunato incontro di tre giovani amici in un quartiere popolare di Genova, Marassi, nella sua porzione futurista, il Biscione, scenografia dell'eroe negativo Fantomas. Fortunato perché? Perché hanno avuto la meravigliosa scoperta di avere in comune il peccato ingordo del leggere e del gioco delle parole, con lo stupore di visioni trasverse, associazioni pensate, vomitate, eiaculate ma che talvolta donano il piacere dell'assonanza e dell'accordo.
Da allora, si parla della fine degli anni '70, ci sono state con il piacere del gioco esperienze di letture in itinere in modi e mondi diversi dove la poesia è anche immagine, colore, suono.
Tre sono le idee portanti del nostro agire:

LA POESIA CREA IL POETA E NON VICEVERSA
Nasce dalla consapevolezza di quanta parola-immagine-suono giace riposta e nascosta nei cassetti, viva per quell'esistenza... persa ai più.
Infatti la poesia elitaria, che giudica con sufficienza e fastidio la moltitudine scrivente e pensante, ci provoca violenti attacchi di orticaria.

ECCESSO DI SENSO CRITICO LIBERTARIO
Rivendichiamo la necessità e non la possibilità di urlare "IO SO MA NON POSSO PROVARLO!!" sulle rotte del poeta corsaro.

LA COMUNITÀ
La gioia della comunità di intenti, di progetti allargati includenti, non condivisi ma compartecipati, ovvero le parole per noi si associano ai corpi, alle voci, agli odori.

Il sito ARTONIRICO, braccio armato del pensiero poetico, raccoglie ed accoglie modi diversi di interpretare questa nostra esistenza, insieme allargato che gioisce delle nuove presenze ma che necessita del contatto corporeo, non quindi consumato nella sagrestia della rete ma vivo, vitale, ovvero occupante spazio e tempo.